giovedì 22 gennaio 2009

"Difficile immaginare altri 4 anni come gli ultimi"

A due giorni dall’elezione del nuovo presidente provinciale della Federciclismo di Parma per il quadriennio olimpico 2009-2012, in programma giovedì sera alle 21 presso la sede del Comitato Provinciale a Fognano, rivolgo alcune considerazioni agli appassionati di ciclismo della nostra provincia.

Manca ormai pochissimo all’elezione del presidente provinciale Fci di Parma, e credo sia arrivato, per tutti i personaggi coinvolti a vario titolo in questo sport, il momento di porsi alcune domande che non possono più essere rimandate. Da amante del ciclismo soffro tremendamente per tutto ciò che di negativo ha passato il nostro meraviglioso sport in questi anni, e mi chiedo perché, nella nostra città, non sia stato fatto nulla per salvaguardare e rilanciare il settore giovanile, unica vera grande risorsa sulla quale il ciclismo può contare.
Purtroppo in otto anni non si è visto lo straccio di un progetto. E’ mancato quasi totalmente il dialogo con le istituzioni, di cui il Comitato Provinciale non si è fatto carico. Non solo, nulla è stato mosso per dare un’immagine positiva di questo sport, per diffonderlo e farlo conoscere nelle scuole, né per avvicinare tecnici giovani che costituirebbero una grande risorsa per le società. Inoltre, ciò che è mancato totalmente, è stato un efficiente apparato di comunicazione, ma d’altra parte mi rendo conto che ci fosse ben poco da comunicare.
Grave è anche la mancata gestione diretta da parte del Comitato del Ciclodromo “Ghidini” di Fognano, unica struttura cittadina nella quale i Giovanissimi possono pedalare al sicuro dal traffico.
E non è tutto: assente è stato anche il dialogo fra le società. Talvolta difficile, me ne rendo conto, ma dal quale tutti avremmo tratto vantaggio. E chi se non il Comitato Provinciale dovrebbe favorirlo?
Giovedì le società saranno chiamate a votare, a scegliere il loro futuro per questo quadriennio olimpico. La speranza è che ognuno metta da parte gli interessi personali e pensi bene del ciclismo, con un impegno collettivo per migliorare”.

Daniele

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